Incendi in ospedale, al personale serve più formazione

Incendi in ospedale, al personale serve più formazione

In Italia ogni anno si verificano oltre 100 incendi d’ospedale o si hanno notizie di vittime nelle strutture sanitarie: solo negli ultimi 11 anni sono 20 i morti e 150 i feriti. Oltre 100 i casi di roghi grandi e piccoli ogni anno con conseguenze anche gravi che vanno dai danni alle strutture, ai feriti e in qualche caso facendo vittime. È un fenomeno silenzioso ma diffuso su tutto il territorio quello degli incendi in ospedale. Qui le fiamme colpiscono in un ambiente dove le persone sono più indifese e spesso non possono scappare.

Secondo i dati forniti nel corso del convegno “La normativa di prevenzione incendi nelle strutture sanitarie” tenutosi all’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (Idi) di Roma il 22 marzo per presentare il primo anno di attività della Fire School Hospital nel 2010 sono stati 4 i morti e 48 i feriti; nel 2011 3 zero vittima ma 3 feriti; nel 2012 un morto e 4 feriti; nel 2013 un morto e 20 feriti; nel 2014 2 morti e 3 feriti. A livello nazionale poi, su una base di 3382 casi esaminati sono state analizzate le cause degli incendi in ospedale: non accertate (36%); elettriche (19%); doloso (11%); sigarette (10%); funzionamento difettoso macchine (4%); surriscaldamento macchine (2%); varie (18%).

Alla Fire School dell’Idi si sono formati già gli operatori interni del nosocomio romano ma anche il personale di alcuni centri di eccellenza di Roma e Lazio come l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, il policlinico universitario “Agostino Gemelli” e altre strutture sanitarie della provincia di Roma e di Viterbo. Un centro di formazione che è già un riferimento nazionale per la prevenzione del rischio incendi in ospedale e che offre i suoi servizi agli ospedali nell’ambito del percorso di adeguamento della sicurezza voluto dal Dm 19.03.2015.

A testimoniare l’importanza dell’appuntamento è stata la presenza del fondatore della protezione civile, Giuseppe Zamberletti, che nel suo intervento, introdotto dalla presidente dell’Idi Mariapia Garavaglia, ha ricordato: “Questo incontro sulla prevenzione antincendi nelle strutture sanitarie mette in evidenza un punto importantissimo della Protezione civile. Spesso si parla solo di soccorso: succede la disgrazia, arrivano i vigili del fuoco, cercano di salvare la gente, arrivano i volontari… però la protezione civile in tutti i settori è soprattutto previsione e prevenzione. Previsione perché bisogna essere in grado di vedere il rischio, e prevenzione che è legata all’esperienza dell’emergenza. Chi si occupa di prevenzione deve possedere anche un’esperienza di emergenza, perché attraverso l’esperienza dell’emergenza si possono individuare le norme necessarie per dettare una politica di prevenzione efficace”.

Francesco Unali

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