I C.A.P.I. e le emergenze: ecco i Centri Assistenziali di Pronto Intervento

I C.A.P.I. e le emergenze: ecco i Centri Assistenziali di Pronto Intervento

Cosa sono e a che servono i C.A.P.I., i magazzini per il deposito di materiali assistenziali  gestiti da regioni e prefetture per garantire assistenza nelle grandi emergenze

Se negli ultimi anni lo sviluppo del Dipartimento Nazionale di Protezione civile, la sua visibilità e quella delle Regioni sono cresciute in maniera esponenziale, nel campo della logistica continua ad operare silenziosamente una struttura del ministero dell’Interno appositamente dedicata alla gestione e distribuzione di materiali in situazioni di emergenza.

I C.A.P.I. NASCONO NEL 1981

Si tratta dei C.A.P.I., istituiti nel 1981 e riorganizzati nel 2000. I Centri Assistenziali di Pronto Intervento sono veri e propri “magazzini per il deposito di materiali assistenziali da distribuire in caso di eventi calamitosi sistemati in locali demaniali o privati che assicurino una adeguata conservazione dei generi assistenziali” sparsi sul territorio nazionale.

RIORGANIZZATI NEL 2000

Attualmente sono operativi i centri di Alessandria, Caserta, Catania, Firenze, Palermo, Potenza, Reggio Calabria, Roma e Trieste che operano sul territorio in casi di emergenze o grandi eventi in modo da ridurre i tempi di intervento sui luoghi interessati. L’Ufficio Capi cura la pianificazione e l’organizzazione della rete dei C.A.P.I. assicurandone il raccordo con le Prefetture territorialmente competenti.

Il 35% dei beni e delle strutture dei C.A.P.I. è assegnato alle Regioni, così come alcuni centri (Ancona, Bologna, Cagliari, Catanzaro, Perugia, Alessandria per il 35%) sono stati trasferiti direttamente alle Regioni di appartenenza.

PER LE GRANDI EMERGENZE

L’Ufficio C.A.P.I. si occupa della gestione operativa dei Centri elaborando progetti mirati all’ottimizzazione gestionale degli stessi, ma anche degli operatori e delle risorse strumentali. Si tratta infatti di strutture deputate al ricovero ed alla distribuzione di materiali utili in situazioni di emergenza (posti letto, impianti elettrici, padiglioni igienici, generatori elettrici) ed in particolare di strutture idonee ad accogliere ed ospitare persone colpite da calamità naturali (tende, tende per comunità).

All’interno di ogni Centro Assistenziale di Pronto Intervento opera personale della Prefettura. Al verificarsi di eventi calamitosi l’Ufficio è in grado, in tempi rapidi, di mobilitare personale e risorse presenti sul territorio nazionale fornendo una risposta tempestiva ed efficace rispetto alle varie situazioni di emergenza verificatesi.

MISSIONI INTERNAZIONALI

L’ufficio segue anche missioni internazionali di soccorso dà supporto ad Enti e associazioni di volontariato per esercitazioni di livello nazionale ed europeo e fornisce sostegno ad iniziative di accoglienza dei senza fissa dimora, nomadi e in collaborazione con il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero, si occupa dell’allestimento di tendopoli per i richiedenti asilo e per gli immigrati.

IL TERREMOTO DELL’AQUILA

Riguardo all’operatività dei C.A.P.I. si può ricordare l’ultima grande emergenza, quando alle ore 3.32 del 6 aprile 2009 viene registrata la violenta scossa di terremoto a L’Aquila e provincia di magnitudo 6.3. L’allerta scattò alle ore 4.00 e venne attivata la catena operativa. Partì dal centro di Castelnuovo di Porto il primo materiale diretto in Abruzzo; una tendopoli completa venne trasportata con i mezzi per l’allestimento (carrelli elevatori e attrezzature varie). I primi due autoarticolati con otto container giunsero alle ore 7.00 a L’Aquila. Con l’aiuto dei volontari iniziarono le operazioni di montaggio della prima tendopoli a Piazza d’Armi, che già nelle ore del pomeriggio vide il ricovero delle prime 400 persone senza casa. Dalle relazioni di riepilogo si scopre che alla fine del 6 aprile dai diversi C.A.P.I. erano partite 1.140 tende e 8.920 posti letto; il 7 aprile i numeri salgono rispettivamente a 4.641 e 23.820, mentre alla fine del giorno successivo raggiungono il dato finale di 5.434 tende e 36.152 posti letto. L’ultima precedente grande emergenza nazionale aveva riguardato il sisma Umbria – Marche del 1997. Anche in questa circostanza l’impegno dei C.A.P.I. portava sui luoghi del disastro 4.385 tende e 31.830 posti letto.

di Francesco Unali

Pubblicato su “La protezione civile italiana” – Inserto “Appunti di logistica” del gennaio 2011

Guarda l’articolo in Pdf

(immagini tratte da http://console.protezionecivile.marche.it/viewdoc.asp?co_id=331)

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0