Aeroporti: Vigili del Fuoco italiani primi al mondo a simulare interventi su un modello di Boeing 737

Aeroporti: Vigili del Fuoco italiani primi al mondo a simulare interventi su un modello di Boeing 737

Saranno i vigili del fuoco italiani i primi a utilizzare un vero modello in scala “uno a uno” di Boeing 737 per le esercitazioni di soccorso negli aeroporti. Un primato mondiale, che porta l’Italia e il Corpo dei vigili del fuoco al primo posto nella specializzazione per la formazione del personale in ambito aeroportuale. Il primo di quattro simulatori di incidente aereo in aeroporto, prodotto dalla società tedesca Kidde e battezzato “VF500” proprio in omaggio ai vigili del fuoco italiani, è stato presentato lo scorso 17 aprile nell’ambito del seminario “La formazione dei vigili del fuoco nel soccorso aeroportuale”, tenutosi presso la scuola di formazione operativa di Montelibretti, a pochi chilometri da Roma. Un’occasione che ha riunito il gotha dell’emergenza e quello della formazione del Corpo nazionale, specialisti del settore aeroportuale e del soccorso, e ha visto la partecipazione del Capo del Corpo Alfio Pini.

A Montelibretti il prototipo è giunto all’inizio dell’anno dalla Germania, a pezzi, chiuso dentro 4 grossi containers, ed è stato montato in un grande piazzale all’aperto. Il primo simulatore di B737 che il Corpo utilizzerà in Italia per la formazione (successivamente altri apparecchi saranno distribuiti negli aeroporti italiani) si configura come una vera e propria “palestra dal vero” in caso di incidenti sulla pista. Uno strumento capace di riprodurre le condizioni ostili nelle dimensioni reali degli eventi, nell’angustia degli spazi e nelle difficoltà respiratorie e di visibilità che può effettivamente incontrare il soccorritore in uno scenario emergenziale.

IL SIMULATORE

Dall’esterno sembra di vedere un vero aereomobile: una fusoliera fedelmente riprodotta di quasi 60 metri di lunghezza (il B737 completo è poco più lungo) con tanto di muso affusolato, l’abitacolo passeggeri ricreato negli ingombri con sedili, corridoi e cappelliere (persino un pavimento inclinato a riprodurre le condizioni della cabina riversa da un lato), portelloni esterni di diversa tipologia (modello Boeing, Airbus e Md80, per provare le manovre di apertura), una cabina di pilotaggio molto simile a quella del velivolo reale e persino, dietro una porticina, i servizi igienici. Una volta entrati, agli estremi del simulatore, si possono notare le macchine che producono il fumo e gli aspiratori per il calore. All’esterno altri macchinari in grado di produrre i fumi e le fiamme che simulano l’incendio del carrello anteriore o di uno dei motori, e numerosi enormi bruciatori a gpl (che coprono in totale 80 metri quadri di superficie) che da terra assicurano la fedele riproduzione delle condizioni di fuoco, calore e scarsa visibilità tipiche di un incidente aereo, in grado di sprigionare fiamme alte più di dieci metri. Tutte le apparecchiature atte alla simulazione sono comandate da un vigile del fuoco specializzato che dirige da remoto tutti i dispositivi operando su una “consolle” portatile collegata a una stazione di controllo. Il VF500 è adatto anche alla simulazione di incidenti in scenario Nbcr e permette lo spegnimento delle fiamme sia con schiumogeni che con acqua, quindi in piena sicurezza, e non produce fumi che potrebbero disturbare le normali attività aeroportuali. Visto alla prova in una mattina di inizio primavera, il simulacro del B737 dà un’idea delle condizioni operative in un vigile del fuoco si trova ad operare, e nelle quali è chiamato a salvare vite umane presto e bene.

UN ANNO PER SPERIMENTARE

La sperimentazione, avviata nel febbraio 2012, durerà in tutto un anno e permetterà la migliore conoscenza del VF500 da parte dei primi vigili specificamente addestrati. Già oggi i vigili del fuoco italiani che operano nei 38 aeroporti con squadra fissa (2800 persone con 382 veicoli, pari al 12 per cento dell’organico nazionale) entrano in azione circa una volta al giorno per incidenti in ambito aeroportuale (nel 2010 gli interventi sono stati 338). La loro professionalità, esaltata da un’antica tradizione nel soccorso aeroportuale che vede la presenza h24 dei vigili italiani negli aeroporti, toccherà con l’introduzione del simulatore prodotto dalla tedesca Kidde un’ulteriore livello di eccellenza: il VF500 rispetta pienamente infatti le severe norme ICAO. Nei piani dei Corpo Nazionale è prevista la messa in esercizio, oltre a questo primo prototipo, di altri 3 simulatori da distribuire nei maggiori aeroporti nazionali, e di 10 modelli più piccoli da assegnare da luglio prossimi ad altrettante direzioni regionali. Un simulatore fisso resterà presso la scuola di Montelibretti per fornire formazione all’intero Corpo. Il tutto per garantire la più completa e moderna formazione e offrire una capacità di risposta in emergenza all’avanguardia. Nei primi tre mesi di prove del simulatore sono state già formate 150 persone.

SEMINARIO SULLA FORMAZIONE

E proprio della  formazione e della necessità della preparazione dei vigili del fuoco negli aeroporti si è parlato nel seminario che ha introdotto la giornata. I lavori, coordinati dal Capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Alfio Pini, dal direttore centrale per l’emergenza e il soccorso tecnico Pippo Sergio Mistretta e dal direttore centrale per la formazione Gregorio Agresta hanno visto la partecipazione di Walter Kostner, amministratore delegato di Kidde e del responsabile italiano per l’azienda tedesca Massimiliano Nati. Ad arricchire di dati ed esperienze concrete la giornata di lavori sono state le relazioni sulla “Simulazione degli interventi nel soccorso aeroportuale” e sulla “Formazione dei soccorritori aeroportuali” presentate da Carlo Metelli, dirigente dell’area soccorso aeroportuale e da Paolo Massimi, dirigente della scuola di formazione operativa di Montelibretti.

PRESENTE IL CAPO DEL CORPO

Per Alfio Pini l’inaugurazione del VF500 rappresenta “un altro tassello importantissimo del lavoro svolto ogni giorno dal Corpo per la sicurezza. Siamo consapevoli che le maggiori difficoltà per l’addestramento dei nostri uomini si trovano proprio negli aeroporti: con questo simulatore potremo fare formazione negli aeroporti senza interferire con le attività e in piena sicurezza, garantendo la continuità del servizio. Un risultato impensabile quarant’anni fa”.
L’amministratore delegato di Kidde, Walter Kostner ha espresso grande soddisfazione per aver  sviluppato con successo, per la prima volta nel mondo il progetto VF500 nella scuola di Montelibretti, che ha visto  numerose novità soprattutto dal punto di vista del trasporto e della logistica: “Abbiamo voluto realizzare un progetto che fosse contemporaneamente il più possibile vicino alla realtà e insieme trasportabile con mezzi normali sulle stade”. Kostner ha poi voluto sottolineare lo stretto lavoro di collaborazione con i vigili del fuoco italiani: “Si tratta di un prodotto nuovo e basato sulle specifiche richieste del Corpo dei vigili del fuoco, un prodotto unico e personalizzato”. Secondo il responsabile della formazione Gregorio Agresta “la formazione è il migliore investimento sul futuro che il Corpo può fare: dare esperienza e mantenere l’aggiornamento costante è il miglior collante per standardizzare la capacità di intervento del Corpo” Pippo Sergio Mistretta ha voluto infine sottolineare come con questo simulatore l’Italia si proietta nel futuro: “Con il VF500 l’Italia va oltre gli standard nazionali e si afferma nel mondo per la formazione in emergenza dei vigili del fuoco. Stiamo andando oltre i limiti delle stesse regole Icao e sono certo che offriremo le migliori possibilità di formazione per i nostri uomini, impegnati negli aeroporti ventiquattro ore su ventiquattro”.

Francesco Unali

Pubblicato su “La protezione civile italiana”

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